Dopo oltre 2 mesi non ho avuto ancora alcun riscontro . Il decreto del Prefetto che dispone il divieto di detenzione. L'omissione non si giustifica in forza dell'urgenza del provvedimento, essendo decorso un certo periodo di tempo dalla presentazione della richiesta di ammonimento. 52 D.Lgs. 4. V.- Ulteriore error in iudicando con riferimento agli artt. ricorso gerarchico al Prefetto; avverso un eventuale diniego prefettizio l’interessato ha facoltà di adire il Tribunale Amministrativo Regionale. È evidente l'intenzione della denunciante di far apparire pedinamenti o appostamenti le attività normali che un qualunque cittadino libero possa compiere. }p�a+��;+hV��v�e�-@���K��ePf�2�z"��CH�E.���鹘����"�')��{��p_�-Ι���'�=۶�k1���پ'��7���H��̔��=��M:$kK�[A{!��Z��%�}}[q�s��t�o��LU���g`�%�mE��6�%���~�ϱ�!K�횢�T�0�r�J�M�d���� \?��BkPq/����2m�~8U���v�����8�Z�:��Z�K�Q�F�娬��-�p�} z��r!aU����_� Q�����(����{3]E�jxO�{�h��� �F�T-��[�r���7�����~ 45453/15). Prendiamo spunto da un caso specifico, assai particolare. Importante: L’ammonimento è uno strumento amministrativo e non presuppone la prova certa del fatto, ma solo la sussistenza di “indizi” che rendano … Com'è noto, la giurisprudenza penale ha ritenuto in proposito la necessità della compresenza dei seguenti elementi: a) sussistenza di condotte reiterate di minaccia o molestia nei confronti di taluno; b) insorgenza nella vittima di uno stato d'animo di ansia, di paura o di timore per l'incolumità propria o di un congiunto ovvero alterazione delle sue abitudini di vita; c) sussistenza di un nesso di causalità fra la condotta del persecutore e lo stato d'animo o l'alterazione delle abitudini di vita della vittima. Oggi anche le multe sono insostenibili per le Famiglie. L'istanza di ammonimento che si rivolge al Questore è la prima forma di tutela apprestata alle vittime del reato di atti persecutori (stalking), la fattispecie prevista dalla legge n. 38 del 2009 attraverso l'introduzione dell'art. La contestazione dell’infrazione può accadere nell’immediatezza, cioè quando il conducente è stato fermato e subito contravvenzionato, sicché in tali casi il termine inizia a decorrere dalla data di consegna del verbale; oppure, come spesso accade, in via differita, cioè inviando al destinatario una lettera raccomandata (ora anche una PEC) ed in tal caso il termine dei 60 giorni dec… Eccesso di potere per carenza di motivazione sotto altro aspetto. Fino a quando non è proposta querela per il reato di cui all'articolo 612 bis del codice penale, introdotto dall'articolo 7, la persona offesa può esporre i fatti all'autorità di pubblica sicurezza avanzando richiesta al questore di ammonimento nei confronti dell'autore della condotta. I soggetti destinatari di un provvedimento di diniego o di revoca da parte del Questore possono: 1) proporre ricorso gerarchico al Prefetto nel termine di trenta giorni; 2) proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale ( T.A.R.) La sentenza è manchevole anche nella parte in cui respinge la censura di difetto di motivazione poiché non chiarisce le ragioni per cui si comprenderebbe l'iter logico seguito dal Questore ed utilizza l'appiglio delle esigenze cautelari. 13 comma 10, del Decreto Legislativo 25 luglio 1998 n. 286, al gratuito patrocinio. St., sez. - DELLA PROVINCIA DI TRENTO n. 00209/2014, resa tra le parti, concernente ammonimento orale. La sentenza non esplicita neppure le ragioni per cui il difetto di motivazione non è stato riscontrato in relazione alla mancata audizione diretta del ricorrente, non sostituita dalle memorie prodotte a seguito della comunicazione di avvio del procedimento. Il Questore revoca la licenza di porto di fucile ad uso caccia ad una persona: un intervento inibitorio che scaturisce da un controllo dei Carabinieri, a seguito di una segnalazione con richiesta di rintraccioda parte di alcuni familiari dell’interessato. Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 12 marzo 2015 con l'intervento dei magistrati: Angelica Dell'Utri, Consigliere, Estensore. La richiesta è trasmessa senza ritardo al questore. La tua email (opzionale) Per noi la tutela della privacy è una cosa seria: I dati immessi non vengono usati per scopi pubblicitari, in ottemperanza al D.lgs.196/2003. Nella specie, la condotta dell'attuale appellante, come descritta dalla stessa denunciante, non è ascrivibile a qualsivoglia forma di vessazione né è tale da determinare il predetto stato d'ansia o di paura o il cambiamento delle abitudini di vita, sicché l'indicato presupposto non sussiste. sul ricorso numero di registro generale 6860 del 2014, proposto da: -OMISSIS-, rappresentato e difeso dall'avv. 3 L. n. 241 del 1990. Eventuali documenti (non in bollo) a supporto del ricorso. n. 11 del 2009 e dell'art. Avverso gli atti amministrativi definitivi, in alternativa al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, e' possibile tentare il ricorso giurisdizionale al TAR, il Tribunale Amministrativo Regionale. Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Terza), definitivamente pronunciando sull'appello, come in epigrafe proposto, respinge il medesimo appello. Va dunque esclusa la ricorrenza dei prospettati vizi di violazione di legge, di manifesta ingiustizia, di difetto di motivazione e di istruttoria, il resto, compreso l'apprezzamento delle osservazioni formulate in sede partecipativa, rimanendo attratto nella discrezionalità riservata in materia al Questore, insuscettibile di sindacato giurisdizionale se non nei noti limiti dell'illogicità ed irrazionalità e del travisamento dei fatti, nella specie non riscontrabili. 4. yyy yyy, proc. L'appello è stato introitato in decisione all'udienza pubblica del 12 marzo 2015. n. 11 del 2009. Tuttavia, attesa la particolarità del caso, le spese del grado possono restare compensate tra le parti presenti. Eccesso di potere per ingiustizia manifesta. Con l'incriminazione degli atti persecutori si è inteso anticipare la tutela della libertà personale e dell'incolumità fisio­psichica attraverso l'incriminazione dì condotte che, precedentemente, parevano sostanzialmente inoffensive. Dagli elementi addotti dalla signora -OMISSIS- non si evince un comportamento fastidioso o molesto né finalizzato a sorvegliare, pedinare o ricercare un contatto, trattandosi di episodi riferiti al passaggio in lontananza in bici o a piedi. ���u5�Hu�dU�\8�vs&^ɯ�A��|��΄|:\�O���� ��v| �>ﱀ�(60��{Ç�#vX���� n;}F���_����ϐ �����t�N��$�M�r��ݜ��Z�L^�+U��������B. 8 del D.L. 35997/20), Ammonimento per stalking e diritto di accesso (Tar Toscana 176/17), Il corteggiamento serrato è stalking (Cass. n. 11 del 2009 previsto in materia di stalking adottato senza la previa audizione del destinatario. 7 e 8 D.L. 225439/16), Maltrattamenti richiedono atti vessatori ripetuti (Cass. AL SIGNOR QUESTORE DELLA PROVINCIA DI_____ Il/La sottoscritto/a ... Il/La sottoscritto/a, per i motivi sopra narrati, ribadisce la propria volontà affinché la S.V. Il prefetto a livello generale e il questore a livello tecnico-operativo. 23 febbraio 2009, n. 11 su richiesta presentata dalla signora -OMISSIS-, già convivente dell'ammonito. 30 giugno 2003, n. 196, a tutela dei diritti o della dignità della parte interessata, per procedere all'oscuramento delle generalità degli altri dati identificativi dell'appellante e della controinteressata, manda alla Segreteria di procedere all'annotazione di cui ai commi 1 e 2 della medesima disposizione, nei termini indicati. Quanto al primo elemento, la norma richiede condotte reiterate, quindi almeno due episodi, i quali consistano in una minaccia, vale a dire nella prospettazione di una futura inflizione di un danno ingiusto ad un soggetto, oppure in una semplice molestia, cioè un qualsiasi comportamento idoneo ad arrecare fastidio a colui che ne subisce le conseguenze. Questo significa che l’istanza dovrà presentare degli elementi effettivamente lesivi di un certo diritto che per legge spetterebbe al richiedente. Angelica Dell'Utri e uditi per le parti gli avvocati Soprano e dello Stato Tito Varrone;Svolgimento del processo. 7 e segg. Innanzitutto, occorre osservare il termine di 60 giorni che parte dal momento in cui si è ricevuta notizia dell’accertamento della trasgressione. La scala gerarchica è: questore - prefetto - ministro dell'interno. Le deposizioni della sorella della denunciante e delle altre due persone informate dei fatti sono generiche e/o inverosimili e, comunque, si tratta di comportamenti di per sé soli insufficienti a fondare il provvedimento, mancando qualsiasi forma di contatto. Col ricorso n. 4719 del 2014, l’interessato ha adito il TAR del Lazio, chiedendo l’annullamento dell’avviso orale. Con atto notificato i giorni 1, 5 ed 8 agosto 2014 e depositato il giorno 6 dello stesso mese il signor -OMISSIS- ha appellato la sentenza 28 maggio 2014 n. 209 del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, notificata il 18 giugno 2014, con la quale è stato respinto il suo ricorso avverso il provvedimento in data 19 giugno 2013 del Questore di Trento, di ammonizione orale ai sensi dell' art. Giova aggiungere, quanto al dato che non siano stati acquisiti i tabulati telefonici nell'ambito del procedimento amministrativo, che, come anche in tal caso bene sottolineava in primo grado la difesa dell'Amministrazione, la loro acquisizione è subordinata ad apposito decreto dell'Autorità giudiziaria solo nell'ambito di un procedimento penale; e, quanto alla mancata audizione personale dell'ammonito, che il medesimo è stato destinatario di comunicazione di avvio del procedimento, ha avuto modo di produrre due memorie, chiesto ed ottenuto di accedere agli atti del procedimento stesso per ben 46 fogli, sicché neanche sotto l'aspetto sostanziale si ravvisano carenze partecipative. Non è possibile saltare uno scalino o ricorrere due volte, prima al prefetto e poi al ministro. La mancata audizione gli ha impedito di controdedurre in modo puntuale ma anche di esercitare la facoltà di avere conoscenza degli elementi sino ad allora acquisiti dal Questore, pur in presenza di circostanze non gravi, considerato che la denunciante non ha comprovato lo stato psichico di soggetto vittima di stalking, né di aver adottato misure per far fronte a presunti atti persecutori o rinunciato alla proprie abitudini di vita. e lesioni Ha ricevuto inoltre in un avviso orale del Questore di Roma L episodio avvenuto nel pomeriggio di sabato a cronaca ... ricorso al prefetto avviso orale fac simile fac simile lettera riduzione superminimo Ciò posto in linea generale, nella specie va in particolare verificata la rispondenza ai principi suesposti delle ragioni poste a sostegno del provvedimento a suo tempo impugnato dall'attuale appellante, nel quale si espone che egli ha attuato un "reiterato comportamento persecutorio" nei confronti della richiedente l'emissione del provvedimento stesso, consistente in "molestie telefoniche mediante telefonate mute, appostamenti sotto casa", "pedinamenti" nel "posto di lavoro" e nei "luoghi abitualmente frequentati dalla stessa"; "comportamento che ha inequivocabilmente prodotto" nella medesima "un perdurante stato di ansia e di paura tale da ingenerare in lei un fondato timore per la sua incolumità e da costringerla ad alterare le proprie abitudini di vita". 3.- Error in iudicando in relazione all'ulteriore violazione degli artt. endobj 2. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. I fatti denunciati non sono stati accertati dal Questore, che si è limitato ad affermarne la verosimiglianza, e quanto affermato dalla denunciante sulla scorta di meri appunti non è stato da lei provato ed è stato screditato dalle persone informate dei fatti, onde il provvedimento si fonda su un'istruttoria carente, in particolare mancante dell'acquisizione dei tabulati telefonici, nonché di adeguato sostegno probatorio in ordine al presunto stato d'ansia o di paura, essendo restate immutate le abitudini di vita. 3 0 obj Il presente sito è inteso e predisposto ai fini informativi dell'attività professionale svolta dallo Studio Legale Canestrini - CanestriniLex. %PDF-1.4 Login ... Invia una copia di questo messaggio al mio indirizzo email (*) Il tuo nome (*) Email del tuo amico. Messaggi dal tono accomodante e nostalgico della persona offesa non contrastano necessariamente volontà dio non riprendere il rapporto sentimentale interrotto. Documenti presenti nel fascicolo: Normativa di riferimento: D.P.R. Né la deposizione volontaria dei testi, finalizzata ad avvalorare la denunciante, è sufficiente per escludere l'audizione personale dell'interessato, sia perché esso ne ha fatto richiesta, sia perché anche l'ammonito è persona informata dei fatti. FAC-SIMILE DEL RICORSO AL PREFETTO Per contestare le contravvenzioni stradali si può proporre ricorso al prefetto anziché al giudice di pace, utilizzando un apposito modello senza l’assistenza di un avvocato. Diversamente, è identico il presupposto, consistente in un fatto accertato e non semplicemente denunciato, sia del reato di cui all' art. 5, comma 5, secondo periodo, del D.Lgs. 2. 8 d.l. <> Questo ricorso e' stato recentemente riformato dal D.lgs.104/2010 che ha dato attuazione alle generiche norme della Legge 69/2009. In relazione ai rapporti tra l'ammonimento amministrativo e il procedimento penale, va evidenziato che la diversità delle rispettive conseguenze giustifica una differente intensità dell'attività investigativa che si richiede nelle due ipotesi, laddove, ai fini dell'ammonimento non è necessario che si sia raggiunta la prova del reato, bensì è sufficiente che sia fatto riferimento ad elementi dai quali sia possibile desumere, con un sufficiente grado di attendibilità, un comportamento persecutorio che ha ingenerato nella vittima un "perdurante" e "grave" stato di ansia e di paura.

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