DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA VII Edizione. In un nuovo articolo sui diritti fondamentali (articolo 6 TUE), l’azione delle istituzioni dell’UE e degli Stati membri, nell’ambito dell’esercizio della loro attività ogni qualvolta questi applichino e attuino il diritto dell’Unione, è soggetta alla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che è giuridicamente vincolante a livello dell’UE tramite un rinvio presente nell’articolo sui diritti fondamentali. Pertanto, l’UE non è né un’organizzazione internazionale «classica» né un’associazione di Stati, bensì un’entità che si situa tra queste forme tradizionali di associazione tra gli Stati. Il meccanismo della direttiva, che già abbiamo illustrato nel contesto degli atti normativi, riflette meglio di ogni altro la stretta relazione e la complementarità che caratterizzano l’ordinamento giuridico dell’Unione e gli ordinamenti giuridici nazionali. Facebook Twitter Email. Con la cittadinanza dell’Unione sono stati ulteriormente rafforzati i diritti e gli interessi dei cittadini degli Stati membri all’interno dell’UE. Ciò significa innanzitutto che occorre dare la precedenza a regolamenti quadro, norme minime e disposizioni volte al riconoscimento reciproco delle normative nazionali e che vanno evitate, se possibile, disposizioni legislative eccessivamente dettagliate e da armonizzare. 2019/2020 Nessuno. I risultati della sua attività di controllo sono riassunti, al termine di ogni esercizio finanziario, in una relazione annuale che viene pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e, in tal modo, resa accessibile al pubblico. Il legislatore dell’UE (ossia il Parlamento europeo e il Consiglio) ha definito regole e principi generali per l’esercizio del controllo di esecuzione nel regolamento (UE) n. 182/2011 (cosiddetto «regolamento di comitatologia») conformemente al suo mandato legislativo. La Commissione dovrebbe tenerne possibilmente conto, ma questo non rappresenta un obbligo. Gli sforzi di unificazione europea del dopoguerra riflettono l’immagine sconcertante e assai poco trasparente di organizzazioni complesse. Download Free PDF. Dopo qualche esitazione iniziale, i giudici nazionali hanno aderito, in linea di massima, al punto di vista della Corte di giustizia. L’ordine di avvicendamento viene deciso dal Consiglio all’unanimità. Come affermato dalla Corte stessa, il diritto al risarcimento costituisce il «corollario necessario dell’effetto diretto riconosciuto alle norme comunitarie la cui violazione ha dato origine al danno subito» e rafforza considerevolmente le possibilità offerte agli individui di costringere le autorità statali (esecutive, legislative e giudiziarie) a rispettare e ad applicare la legislazione dell’Unione. la Commissione europea (in appresso la «Commissione»). La maggioranza qualificata del Consiglio europeo è sufficiente per la nomina dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza (articolo 18, paragrafo 1, TUE). La Costituzione prevedeva il superamento dell’Unione europea e della Comunità europea, fino a quel momento coesistenti, con l’istituzione di una nuova e unica Unione europea, che doveva fondarsi su un unico trattato costituzionale. Anche se in un primo momento la Corte di giustizia era giunta alla conclusione che l’indicazione del nome non era necessaria alla luce delle disposizioni dell’Unione, e che era pertanto superfluo l’accertamento della violazione del diritto fondamentale, essa dichiarava, in conclusione, che anche il rispetto dei diritti fondamentali rientra tra i principi generali dell’ordinamento giuridico dell’Unione che la Corte è tenuta a fare rispettare. In passato si è fatto spesso ricorso, nella pratica, alle possibilità legate all’attribuzione di tale potere, in quanto con il tempo l’UE si è trovata a doversi occupare di un numero sempre più elevato di questioni non disciplinate in sede di conclusione dei trattati istitutivi e per le quali mancavano specifiche attribuzioni di competenze. Nell’ambito della politica economica, il compito dell’UE non è quello di stabilire e attuare una politica economica europea, bensì quello di coordinare le politiche economiche nazionali, così da evitare che le decisioni in materia di politica economica adottate da uno o più Stati membri possano avere conseguenze negative sul mercato interno. Per quanto riguarda i candidati, deve essere raggiunta un’intesa tra il Consiglio europeo e il presidente eletto della Commissione. Come organi ausiliari appartengono al sistema istituzionale dell’Unione la Banca europea per gli investimenti, il Comitato economico e sociale e il Comitato delle regioni. Secondo il parere dei giudici, ciò sarebbe contrario ai principi strutturali fondamentali dell’UE. Nell’ambito di tale procedimento, nel verificare la violazione del diritto dell’Unione da parte della sentenza impugnata, vanno riesaminate anche le questioni di merito, pertinenti al diritto dell’Unione, senza che il tribunale competente possa invocare eventuali effetti vincolanti della sentenza specifica. Con la nomina dei suoi membri, la Commissione avvia le sue attività. Il diritto emanato in adempimento dei poteri conferiti alle istituzioni dell’Unione viene chiamato diritto derivato dell’Unione e costituisce la seconda importante fonte del diritto dell’UE. La natura giuridica dell’UE è stata chiarita in due sentenze fondamentali, pronunciate nel 1963 e nel 1964 dalla Corte di giustizia e che, seppur riferite originariamente all’allora vigente Comunità economica europea, mantengono oggi la loro validità anche con riguardo all’UE nella sua struttura attuale. IT; EN; contenuto principale [M0132] - DIRITTO DELL'UNIONE EUROPEA. Quinta lezione (online).pdf da stampare. La Commissione e gli Stati membri si adoperano per fare in modo che il maggior numero possibile di Stati membri partecipino alla cooperazione rafforzata (, La cooperazione rafforzata può essere utilizzata solo come ultima risorsa quando il Consiglio conclude che gli obiettivi ricercati con detta cooperazione non possono essere conseguiti entro un termine ragionevole applicando le pertinenti disposizioni dei trattati. TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA. Il regolamento di comitatologia riduce a due il numero di procedure di comitato: la procedura consultiva e la procedura d’esame, con requisiti concreti per la selezione delle procedure. Il potere di farlo proviene dalla rispettiva base di competenze dei trattati dell’UE. Gli Stati membri hanno rinunciato a una parte della loro sovranità a beneficio dell’Unione e l’hanno trasferita all’UE per un esercizio comune. This preview shows page 1-2 out of 2 pages. La Corte di giustizia ha individuato il fondamento giuridico dell’interpretazione conforme al diritto dell’Unione nel principio di leale cooperazione (articolo 4, paragrafo 3, TUE), in base al quale gli Stati membri sono tenuti ad adottare ogni misura di carattere generale o particolare atta ad assicurare l’esecuzione degli obblighi derivanti dal trattato sull’Unione europea o conseguenti agli atti delle istituzioni dell’Unione. Particolare importanza riveste il principio della parità di trattamento, invocato con una certa frequenza nelle controversie. Nell’uso giuridico, si parla di «organizzazione sovranazionale». Il diritto dell’Unione influisce, infatti, in modo sempre più diretto sulla vita quotidiana dei cittadini, conferendo diritti e imponendo doveri. Nonostante tutte le preoccupazioni, l’euro è diventato una valuta forte e riconosciuta a livello internazionale e rappresenta anche un forte legame tra gli Stati membri dell’area dell’euro. Fino a pochi anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale, l’attività politica e statale era ancora basata quasi esclusivamente sulle costituzioni e legislazioni nazionali, che nei nostri Stati democratici fissavano norme di condotta aventi carattere vincolante, oltre che per i cittadini e i partiti, anche per lo Stato e i suoi organi. La creazione dell’Unione europea attraverso il trattato di Maastricht ha segnato una nuova tappa nel processo di unificazione politica dell’Europa. Occorre poi citare le norme con le quali le istituzioni dell’UE influiscono solo in maniera indiretta sugli ordinamenti giuridici nazionali. Ne consegue che è necessario esaminare se uno strumento giuridico sia veramente indispensabile o se non siano sufficienti altri mezzi di azione. Tali concezioni possono essere definite con i termini cooperazione e integrazione. Download Full PDF Package. L’esercizio dei poteri delegati è stato finora svolto con il coinvolgimento di comitati (comitatologia), in cui l’influenza del Parlamento europeo, del Consiglio, della Commissione e degli Stati membri era strutturata in maniera diversa. Il mandato di cattura europeo ha sostituito le precedenti lunghe procedure di estradizione. In seguito a una proposta della Commissione del 2006 che non ha raggiunto l’unanimità necessaria in seno al Consiglio, quest’ultimo, con decisione del 12 luglio 2010, ha autorizzato la cooperazione rafforzata. Senza coesione interna, l’Europa non sarà in grado di affermare la sua indipendenza politica ed economica dal resto del mondo, né di recuperare la propria influenza sulla scena internazionale e di avere un ruolo nella politica mondiale. Course Hero is not sponsored or endorsed by any college or university. Il Consiglio può procedere in prima lettura come segue: Il Consiglio informa esaurientemente il Parlamento europeo dei motivi che l’hanno indotto ad adottare la sua posizione. Ciò ha portato, figurativamente, a fondare l’Unione europea su tre pilastri. Il ricorso, presentato da istituzioni, mira a far dichiarare che un’istituzione dell’UE ha omesso, in violazione del trattato, di adottare un atto giuridico. Tale organizzazione ha segnato l’esordio della politica di difesa e di sicurezza in Europa. Entrambi questi Stati membri non hanno potuto o non hanno voluto riconoscere il valore vincolante della Carta, temendo di dover abbandonare o quanto meno modificare, in virtù dei diritti fondamentali riconosciuti nella Carta, determinate posizioni nazionali in tema di religione, coscienza o trattamento delle minoranze. L’obiettivo di tale procedimento consiste nell’assicurare un’interpretazione uniforme del diritto dell’Unione e, in tal modo, l’uniformità dell’ordinamento giuridico dell’Unione. È stata concepita nell’ambito di una cintura di sicurezza globale progettata per frenare l’influenza dell’Unione Sovietica. La Commissione europea ha sede a Bruxelles. Infine, le istituzioni dell’Unione dispongono di ulteriori competenze per l’adozione di misure che siano indispensabili per un esercizio efficace e ponderato dei poteri già esplicitamente conferiti (poteri impliciti). Nell’ambito dei colloqui per la redazione di una costituzione europea, la Carta dei diritti fondamentali è stata rielaborata e inserita come parte integrante nel trattato costituzionale del 29 ottobre 2004. Diritto dell’Unione Europea Esplicazione M.R. Le modalità principali di intervento sono elencate e definite in un catalogo (articolo 288 TFUE), che contiene regolamenti, direttive e decisioni come forme giuridiche vincolanti. Allorché sono necessarie condizioni uniformi di attuazione di atti giuridicamente vincolanti dell’Unione, è possibile ricorrere ad atti di esecuzione, adottati in genere dalla Commissione o, eccezionalmente, dal Consiglio UE (articolo 291 TFUE). La sua funzione consiste nel fissare le direttive di politica generale per l’azione dell’Unione europea. Si tratta di una situazione del tutto analoga a quella esistente negli ordinamenti giuridici nazionali, nei quali le amministrazioni interne stabiliscono, mediante un provvedimento amministrativo, le conseguenze giuridicamente vincolanti per i cittadini dell’applicazione di una legge al caso specifico. Il sistema di atti giuridici dell’UE ha dovuto essere «inventato» al momento della sua istituzione. Tale sentenza di riconoscimento della responsabilità è una sentenza di principio che si pone quale seguito naturale delle precedenti pronunce della Corte sul primato del diritto dell’Unione, sull’applicabilità diretta delle sue disposizioni e sul riconoscimento dei diritti fondamentali propri dell’UE. Ciascuna istituzione agisce nei limiti delle attribuzioni che le sono conferite dai trattati, secondo le procedure, condizioni e finalità da essi previste. Ciò rivaluta in maniera significativa la nomina dei «candidati di punta» dei partiti per le elezioni del Parlamento europeo e rafforza visibilmente l’importanza della partecipazione dei cittadini alle elezioni del Parlamento europeo, poiché con il loro voto contribuiscono indirettamente anche alla scelta del presidente della Commissione europea. L’UE non dispone né dell’onnipotenza propria di uno Stato né della capacità di attribuirsi nuove competenze (la cosiddetta competenza di decidere in merito alle proprie competenze). Questi ultimi devono adottare tutte le misure opportune per adempiere gli obblighi derivanti dai trattati o dagli atti delle istituzioni dell’Unione. Le istituzioni dell’UE possono definire tale obiettivo in maniera così precisa da non lasciare agli Stati membri alcun margine di manovra quanto ai contenuti. Le decisioni in materia di «politica estera e di sicurezza comune» vengono adottate ancora oggi prevalentemente a livello di cooperazione intergovernativa. La funzione consultiva in ambito giuridico si espleta con pareri vincolanti in merito ad accordi che l’Unione intende concludere con paesi terzi o organizzazioni internazionali. D’altra parte, non è possibile ricorrere a emendamenti che, nella seconda lettura, hanno perso le necessarie maggioranze. Nella sua sentenza, la Corte ha dichiarato riguardo alla natura giuridica della CEE: Sulla base di tali dettagliate osservazioni, la Corte ha concluso quanto segue. Il presidente dispone pertanto di un potere d’orientamento e di un potere organizzativo. I vicepresidenti agiscono a nome del presidente in qualità di suoi rappresentanti. Essa deve preoccuparsi costantemente, nel corso delle spesso difficili trattative in seno al Consiglio, di far valere l’interesse dell’Unione e di trovare compromessi che tengano conto di tale interesse. Le personalità dovrebbero essere scelte sulla base delle loro qualifiche generali e del loro impegno per l’Europa, e dovrebbero offrire al contempo piena garanzia di indipendenza. 28 giudici e 11 avvocati generalinominati di comune accordo per sei anni dai governi degli Stati membri, Ricorso per inadempimento: Commissione contro Stato membro (articolo 258 TFUE);Stato membro contro Stato membro (articolo 259 TFUE), Ricorso per annullamento e per carenza di un’istituzione dell’Unione o di uno Stato membro (contro il Parlamento europeo e/o il Consiglio) per atti illeciti o omessi (articoli 263 e 265 TFUE), Rinvio pregiudiziale dei tribunali degli Stati membri al fine di chiarire l’interpretazione e la validità del diritto dell’Unione (articolo 267 TFUE), Impugnazione delle decisioni emesse dal Tribunale (articolo 256 TFUE). Tra tali obiettivi figura, oltre alla promozione di misure intese a creare un clima di fiducia tra gli Stati membri, anche la realizzazione di una «rete di sicurezza» destinata ad appianare eventuali conflitti con mezzi pacifici. Il processo di stabilizzazione e associazione si pone tre obiettivi: 1) stabilizzazione e rapido passaggio a un’economia di mercato funzionante; 2) promozione della cooperazione regionale; 3) prospettiva di adesione all’UE. Costituiscono un’eccezione i tribunali chiamati a emettere provvedimenti d’urgenza. plicazione delle norme e un’autentica convergenza sociale. La composizione del Parlamento europeo è illustrata nella tabella seguente, che riporta la situazione dell’attuale legislatura 2014-2019: PRESIDENTE14 vicepresidenti5 questori (funzioni consultive). Nel quadro del procedimento di pronuncia pregiudiziale, la Corte di giustizia non è autorizzata a interpretare il diritto nazionale, né a decidere in merito alla sua conformità al diritto dell’Unione, aspetto, questo, spesso trascurato nelle questioni pregiudiziali sottoposte alla Corte. Il ministro degli Esteri francese Robert Schuman propone di raggruppare l’industria europea del carbone e dell’acciaio in una Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Il Parlamento europeo ha sede a Strasburgo, dove si tengono le dodici sessioni plenarie mensili, compresa la sessione relativa al bilancio. Generalmente si ricorre a questa possibilità soprattutto nel settore delle norme tecniche e in quello della difesa dell’ambiente. Un’Unione che si presenti come comunità del diritto deve mettere a disposizione dei soggetti che la compongono un sistema completo ed efficace di tutela giuridica. Per utilizzare o riprodurre foto o altro materiale libero da copyright dell’UE, occorre l’autorizzazione diretta del titolare del copyright. In questo settore vi è inoltre l’esigenza di agevolare e sveltire la cooperazione nell’ambito dei procedimenti giudiziari e dell’esecuzione dei provvedimenti, di snellire le pratiche per l’estradizione tra gli Stati membri, di stabilire norme minime relative alla definizione dei reati e delle sanzioni nei settori della criminalità organizzata, del terrorismo, della tratta di esseri umani, nonché dello sfruttamento sessuale delle donne e dei minori, del traffico illecito di droga e armi, del riciclaggio di denaro e della corruzione (articolo 83 TFUE). Lang Alessandra, Il soggiorno del cittadino nel diritto dell’Unione europea, pp. La direttiva costituisce pertanto uno degli strumenti di base della realizzazione del mercato interno. Affinché i tribunali nazionali possano avvalersi della possibilità concessa loro di esaminare la conformità della legislazione nazionale con la legislazione dell’Unione e, in caso di incompatibilità, applicare la legislazione dell’Unione che, in quanto preminente, è direttamente applicabile, è necessario che contenuto e portata delle disposizioni dell’Unione siano definiti chiaramente. Il segretariato generale del Parlamento europeo, invece, ha sede a Lussemburgo. Per le autorità giurisdizionali tale obbligo si ricollega anche al ruolo da loro svolto come giudici europei, quali garanti della corretta applicazione e del rispetto del diritto dell’Unione. Con l’adesione, poco più di due anni dopo, il 1º gennaio 2007, di Bulgaria e Romania, è proseguita la fase di allargamento a est. Nella sentenza di secondo grado del 2013, la Corte ha confermato tale conclusione. La decisione era servita a rispettare i diritti fondamentali dei manifestanti in materia di libertà di opinione e di riunione, garantiti dalla costituzione austriaca e dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo. condizioni per le imprese e il rispetto dei diritti dei lavoratori. Come il Comitato economico e sociale, il Comitato delle regioni è costituito da un numero massimo di 350 membri, che rappresentano le autorità regionali locali degli Stati membri e che detengono un mandato elettivo da parte delle collettività territoriali o sono politicamente responsabili di fronte a un’assemblea elettiva. Si trattava di un’iniziativa storica a favore di un’«Europa organizzata e vitale», «indispensabile per la civiltà» e senza la quale «non può essere salvaguardata la pace mondiale». Se esso non si conforma alla sentenza della Corte, la Commissione può imporre con una seconda sentenza, nei confronti dello Stato che abbia mancato ai suoi obblighi e che non si sia conformato alla prima sentenza di condanna della Corte, il pagamento di una somma forfettaria o di una penalità (articolo 260 TFUE). Riassunto DIRITTO DELL ’UNIONE EUROPEA Parte Istituzionale" di G. Strozzi, R. Mastroianni - Diritto dell'unione europea 87% (15) Pagine : 146 Anno : 2015/2016 146 pagine 63 pagine. Il conflitto fra diritto dell’Unione e diritto nazionale può essere risolto solo se uno dei due ordinamenti giuridici prevale sull’altro. Possono essere oggetto di ricorso per annullamento tutte le misure delle istituzioni dell’Unione che abbiano efficacia giuridica vincolante e che ledano gli interessi del ricorrente, incidendo sulla sua posizione giuridica. Il signor Costa si era opposto alla nazionalizzazione della produzione e distribuzione dell’energia elettrica in Italia e al conseguente trasferimento del patrimonio delle imprese elettriche alla società ENEL. Il presidente del Parlamento europeo affida l’elaborazione della proposta alla commissione competente. Questi atti con o senza carattere legislativo possono assumere forme diverse. Con grande probabilità questa eventualità sarà messa in atto più rapidamente di quanto previsto. Tra queste la più importante e, nel contempo, anche la più nota è la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali (CEDU), siglata il 4 novembre 1950, alla quale hanno aderito tutti i 47 membri del Consiglio d’Europa. Il 1º gennaio 2002 le banconote e le monete in euro hanno sostituito la valuta nazionale all’interno di questi Stati. ); lavori preparatori (proposte legislative, relazioni, libri verdi e bianchi ecc. Un punto critico importante è che, in caso di adesione alla CEDU, la Corte di giustizia dovrebbe essere vincolata alle decisioni della Corte europea dei diritti dell’uomo. Nel significato originario del termine, si tratta della ragione dell’insorgenza del diritto, vale a dire la sua motivazione. In tale procedimento occorreva stabilire l’entità del risarcimento spettante a fronte del trattamento discriminatorio subito da una donna in sede di assunzione. Tali principi sono stati sviluppati dalla Corte di giustizia. Il ricorso di annullamento permette di sottoporre a controllo giurisdizionale la condotta delle istituzioni dell’Unione (sindacato di legittimità astratto) e, seppure con determinati limiti, garantisce al singolo l’accesso alla giurisdizione dell’UE (garanzia della tutela giuridica individuale). Se un libro bianco viene accolto positivamente dal Consiglio, esso può costituire la base di un programma d’azione dell’Unione. L’unificazione europea è caratterizzata da due concezioni della collaborazione tra gli Stati europei, nate in modo diverso. L’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza non è divenuto, come prevedeva il progetto di Costituzione, il ministro degli esteri dell’UE; ciononostante, la sua posizione nella struttura istituzionale è stata notevolmente rafforzata. DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA Ciclo XXIV Settore Concorsuale di afferenza: 12/E1 Settore Scientifico disciplinare: IUS/14 The EU and Dispute Settlement within the WTO: a strategy for the protection of the Union’s autonomy in the domestic regulation of goods? Si tratta di una soluzione di compromesso che deve essere trovata sulla base di un «esame di tutti gli aspetti del dissenso». Il riconoscimento di una responsabilità per violazioni da parte del potere giudiziario rimarrà comunque un’ipotesi eccezionale. Queste organizzazioni includono il Consiglio d’Europa, fondato il 5 maggio 1949 come organizzazione politica, che comprende attualmente 47 membri, inclusi tutti gli attuali Stati membri dell’UE. Dal punto di vista della garanzia di una tutela giuridica efficace questo è deplorevole poiché, con l’approccio restrittivo, la lacuna di tutela giuridica rilevata può essere colmata solo parzialmente. Introduzione L'Europa è impegnata in un dibattito sul suo futuro. Questa strategia è attualmente applicata ai paesi dei Balcani occidentali (Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo, Serbia, Montenegro). In realtà, in un primo tempo, la Corte di giustizia aveva respinto tutti i ricorsi in materia di diritti fondamentali, a motivo del fatto che le questioni di diritto costituzionale nazionale non erano di sua competenza. Di conseguenza, le giurisdizioni nazionali devono applicare e rispettare le disposizioni dell’Unione fino a quando la Corte di giustizia non ne abbia accertato l’invalidità. A parere di molti, senza l’integrazione europea non è possibile conseguire e garantire per il futuro la pace in Europa e nel mondo, la democrazia e lo stato di diritto, la prosperità economica e il benessere sociale. Tuttavia, eventuali astensioni non possono impedire l’adozione di una decisione. I lavoratori possono cercare un posto di lavoro o cambiarlo in funzione delle loro qualifiche e dei loro interessi in tutto il territorio dell’UE. Di norma, però, l’applicazione delle norme dell’Unione è demandata agli Stati membri. La Corte di giustizia in questo caso si trovava di fronte al seguente problema: la direttiva in questione mirava indubbiamente a riconoscere ai lavoratori un diritto soggettivo al pagamento della retribuzione grazie ai fondi del previsto istituto di garanzia, ma tale diritto non poteva essere direttamente riconosciuto, o non poteva essere invocato di fronte ai tribunali nazionali, in quanto, a causa del mancato recepimento della direttiva, non si era proceduto alla creazione dell’istituto di garanzia e non era stato quindi possibile determinare il debitore che doveva provvedere al pagamento dell’indennità di insolvenza. Sulla base dei trattati dell’Unione vengono adottate ogni anno migliaia di decisioni, che concorrono in modo determinante a formare il contesto in cui si collocano gli Stati membri e i loro cittadini.

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